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Author: antea

Educational workshop UNA REGGIA IN FESTA. Babet e Filippo

Posted on 3 May 20166 February 2023 by antea

Scuola Primaria (classi 4^ e 5^) e Scuola Secondaria di primo e secondo grado

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REVEAL THE ENIGMA IN THE PALACE

Posted on 3 May 20166 February 2023 by antea

Scuola Primaria (classi 4^ e 5^) e Scuola Secondaria di primo grado

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GRAN SAFARI ALLA REGGIA DI COLORNO

Posted on 3 May 20166 February 2023 by antea

Scuola primaria

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reggiadicolorno

🎄Come si festeggiava il Natale nelle corti euro

🎄Come si festeggiava il Natale nelle corti europee del '700?
Nelle cattolicissime corti di Austria e Francia, il Natale era considerato una ricorrenza molto speciale, ma era anche occasione per limitare gli eccessi (contrariamente a quanto avviene oggi!), e per pensare ai poveri e alle elemosine.
Le festività natalizie erano scandite principalmente da appuntamenti religiosi (le solenni messe natalizie), da sobri concerti e da incontri conviviali.
🎁Alla corte di Francia i doni venivano per tradizione scambiati in occasione del Capodanno.
Vuoi conoscere altre curiosità storiche? Partecipa alla visita guidata (con intrattenimento musicale al fortepiano):

𝑻𝒓𝒂 𝑺𝒆𝒕𝒕𝒆𝒄𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒆 𝑶𝒕𝒕𝒐𝒄𝒆𝒏𝒕𝒐: 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒆
📅Domenica 17 dicembre
🕕ore 16.00
🎟Biglietti online (link in bio)
Foto: Veronica Mordacci

#emiliaromagna #reggia #reggiadicolorno #colorno #parma #visitaguidata #natale #tradizioni #fortepiano #concerto #castelliditalia #castellidelducato

🎄Si avvicinano le festività natalizie e per l’occasione la Reggia osserverà orari particolari.
Ci saranno numerose visite guidate e la possibilità di visita con audioguida.
🤓Controlla ora (dal link in bio) e pianifica le tue vacanze di Natale!

#colorno #reggiadicolorno #reggia #natale #natale2023 #visiteguidate #castelliditalia #castellidelducato #emilia #inemiliaromagna #emiliaromagna #parma #vacanzedinatale

Il 27 novembre 1763 moriva Isabella di Borbone, fi

Il 27 novembre 1763 moriva Isabella di Borbone, figlia maggiore di Don Filippo di Borbone e Louise Elizabeth di Francia.
Nata nel 1741, nel 1760 sposò l'arciduca d'Austria Giuseppe. Questa tela, visibile nella camera da letto di Filippo di Borbone, la raffigura in abito scollato con maniche di pizzo e lungo manto rivestito in ermellino, nell'atto di suonare una viola da gamba.
Da bambina, la sua educazione fu delegata dalla madre, concentrata sull'erede al trono Ferdinando e sul mantenimento di legami forti con Versailles tramite frequenti viaggi e lunghe permanenze, ai gesuiti.
Approdata dopo il matrimonio alla corte asburgica, Isabella non si trovò a suo agio; ebbe difficoltà nei rapporti con il marito e con la suocera, alla quale non sfuggì l'eccessiva propensione della nuora per una vita ritirata e silenziosa, più consona al chiostro che alla corte.
Isabella trovava consolazione al suo isolamento tenendo un diario, da cui emerge il profondo disagio sentimentale di una giovane donna schiacciata dal peso dei suoi compiti di moglie e di madre.
Morì prematuramente di vaiolo nel 1763, lasciando un buon ricordo e un grande vuoto: la stessa imperatrice Maria Teresa volle santificare la sua memoria facendo pubblicare un'operetta di spiritualità che Isabella aveva composto con l'aiuto dei suoi precettori a Parma. Stampate a Vienna nel 1764, le "Méditations chrétiennes" furono tradotte in italiano, per incarico del ministro parmense Du Tillot, e pubblicate anche a Parma nello stesso 1764.
L'operetta, di ispirazione schiettamente gesuitica, ebbe grande fortuna in Italia, dove divenne simbolo della devozione religiosa delle due grandi famiglie degli Asburgo e dei Borboni, e fu ristampata più volte.

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Don Ferdinando di Borbone decise nel 1798 di abita

Don Ferdinando di Borbone decise nel 1798 di abitare in una zona diversa dal piano nobile della Reggia, da secoli residenza delle famiglie regnanti.
Scelse la paggeria, ovvero la parte del palazzo dedicata a collegio per educare i paggi.
Il duca si limitò a far sventrare l’antico fabbricato creando una diversa distribuzione delle sale all’interno, mantenendo inalterata la struttura esterna.
La facciata molto semplice e modesta, contrastava con la ricchezza delle decorazioni all'interno.
🛏Don Ferdinando di Borbone era un grande insonne quindi fece affrescare al centro della volta della sua camera da letto l’Allegoria del Sonno (con due figure dormienti ed un giovane che invita al silenzio gli astanti) dal pittore Antonio Bresciani.
In questa sala (come in molte altre dell’appartamento) si conservano la boiserie originale, i serramenti e gli infissi del tempo di Don Ferdinando.
🐶Oltre al letto dinanzi al camino vi era un paravento (che serviva al duca per cambiarsi) con a terra un cuscino dove la notte dormiva il cane Baldo, il bracco italiano cui il Duca era affezionatissimo.

😎Consulta gli orari (link in descrizione) e programma un weekend a Colorno e dintorni
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💐Ti abbiamo già raccontato di come la duchessa

💐Ti abbiamo già raccontato di come la duchessa Maria Luigia d'Austria, appassionata di giardinaggio, si dedicasse personalmente alla cura dell'orto e dei fiori, in particolare del suo preferito: la violetta di Parma.
L'amava così tanto che la usava anche come "stemma" personale: la ritroviamo incisa o dipinta su piatti, vasellame, ventagli, ditali, carta da lettere, arrivando addirittura al punto di sostituire la sua firma o il monogramma.
Volle inoltre farne il suo profumo personale, e i monaci dell'Annunciata riuscirono ad accontentarla, estraendone l'essenza e ricavandone un profumo che ha molti estimatori ancora oggi.
Non tutti sanno però che la violetta era (ed è) usata anche in pasticceria, sotto forma di canditi per guarnire dolci, semifreddi, gelati o semplicemente da gustare con il caffè.
🍨In tempi più recenti è stata utilizzata per produrre liquori e un gusto di gelato.

🧼Nel bookshop della Reggia trovi alcuni prodotti cosmetici alla violetta (link in bio)

Foto della violetta candita: Travel Emilia Romagna

#emiliaromagna #reggia #reggiadicolorno #colorno #parma #personaggi #marialuigia #violetta #violettadiparma

Cosa pensavano i contemporanei di don Filippo di B

Cosa pensavano i contemporanei di don Filippo di Borbone e della moglie Louise Elisabeth della loro dimora, recentemente ristrutturata su modello di Versailles?
✒Ecco le parole di Joseph De La Porte, sacerdote, critico letterario, poeta e drammaturgo francese, in visita nel 1758:
"L’infante Don Filippo abita a Colorno con un ministro francese, Du Tillot, il quale onora il suo capo e ne cura ugualmente bene gli interessi. Questo palazzo, importante per la presenza della corte che vi trascorre parte dell’anno, è più notevole per la piacevolezza della posizione che per la regolarità della costruzione. Gli appartamenti sono nel gusto di quelli di Versailles; si sono costruiti una magnifica scala di marmo ed un grande salone superbamente abbellito. I giardini che sono stati allargati e circondati con terrazze, possono essere paragonati a quelli della Muette."

E tu hai già visitato la Reggia?
🕕Consulta gli orari (link in bio) e programma un weekend a Colorno e dintorni

📷Foto: Davide Bianchi

#emiliaromagna #reggia #reggiadicolorno #colorno #parma #visitaguidata #castelli #castellidelducato #piccolaVersailles #versailles

📅Domenica 19 novembre 🍂FOLIAGE NEL GIARDINO

📅Domenica 19 novembre
🍂FOLIAGE NEL GIARDINO ROMANTICO DI MARIA LUGIA
🕕Ore 14.30
Ultimo appuntamento della rassegna #vivilverde2023

Alcune curiosità sugli alberi del parco:
Lo sapevi che?
🟠l’acero è soprattutto l’albero “delle eliche”: il suo doppio seme, chiamato disamara, quando è portato dal vento ricorda un elicottero. In alcuni paesi il seme è chiamato anche farfalla o libellula. Nella mitologia greca l’acero è dedicato al dio del terrore (Fobos) ed era quindi spesso usato per spaventare i guerrieri durante le battaglie.
Il suo legno è apprezzato dai liutai per la fabbricazione dei violini

📷Foto: Laura Fallini

🟠l'orniello, arbusto sempreverde spontaneo, è l’albero di Colorno: come recita il motto presente nello stemma comunale “dall’orniello il Lorno e da questi Colorno”.
EX ORNIS LURNUS EX HOC COLURNUS

🎟Biglietto € 12,00
Prenotazione obbligatoria:
Tel: 0521.312545
Mail: reggiadicolorno@provincia.parma.it

#emiliaromagna #reggia #reggiadicolorno #colorno #parma #visitaguidata #autunno #novembre #foliagelove #foliage

📅Domenica 19 novembre 🕕Ore 14.30 🍁FOLIAG

📅Domenica 19 novembre
🕕Ore 14.30

🍁FOLIAGE NEL GIARDINO ROMANTICO DI MARIA LUGIA

“Cadon le foglie come farfalle:
ve n’è di rosse, ve n’è di gialle,
volteggiano un momento
e partono col vento” (M. Maltoni)
🍂Un caleidoscopio di colori tra gli alberi secolari e i sentieri del Giardino Storico della Reggia di Colorno
Visita guidata naturalistica nel Giardino storico della Reggia di Colorno chela Duchessa, nei primi anni di regno, trasformò, in parte, in giardino all’inglese.

In caso di maltempo la visita sarà posticipata a data da definirsi

La visita fa parte del programma della manifestazione regionale “Vivi il Verde”
@patrimonioculturaler #vivilverde2023

Biglietto € 12,00
Tel: 0521.312545
Mail: reggiadicolorno@provincia.parma.it

Foto: Andrea Bressan

#colorno #visitemilia #reggiadicolorno #parma #giardino #giardinostorico #foliage

In Emilia Romagna si trovano castelli e borghi, ma

In Emilia Romagna si trovano castelli e borghi, ma una sola Reggia: la Reggia di Colorno.
Tra il Sei e i Settecento i Farnese e i Borbone hanno dato vita, con i migliori architetti del tempo, a questo complesso monumentale e al giardino alla francese.
Nel 1749 giungono a Parma i nuovi Duchi, Don Filippo di Borbone (fratello minore di Carlo) e la moglie Louise Elisabeth, figlia di re Luigi XV.
Il periodo compreso fra il 1750 ed il 1765 è stato probabilmente il più splendido vissuto dalla residenza di Colorno, trasformata in pochi anni da celebri architetti come il Petitot (autore della Gran Sala e dello scalone sul giardino) e da François Antoin Carlier (ideatore delle decorazioni rococò degli appartamenti del Piano Nobile), in una delle più sontuose e raffinate Regge d’Europa.
Nella prima metà dell'Ottocento l'illustre inquilina della Reggia è invece Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone Bonaparte e Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, molto amata dai sudditi.
Maria Luigia nei primi anni di regno (1816-1823) ha voluto trasformare il giardino alla francese in bosco romantico all’inglese. Sono state innestate molte piante rare (tra cui la Zelcova Carpinifoglia tuttora esistente), è stato creato il laghetto con isola dell’amore e potenziate le serre dove la duchessa amava coltivare la violetta, base per la sua fragranza preferita, la Violetta di Parma.

🕕Consulta gli orari (link in descrizione) e programma la tua visita

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