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Visitata il 19/12/15. Se un pomeriggio di un sabato di dicembre ti consente di avere il privilegio di una visita guidata quasi "ad personam" (eravamo in quattro) toglie qualcosa al giardino, brullo per il riposo invernale e intristito dalle vasche delle fontane asciutte. In realtà la reggia soffre di una sorta di vizio genetico: le sue trecento stanze e il giardino, originariamente ancor più grande di quanto non sia oggi, progettati nella loro veste attuale a metà del XVIII sec. per ricordare alla figlia di Luigi XV la corte di Versailles in cui era cresciuta, erano forse sin d' allora eccessivi per la piccola realtà del ducato. In effetti dopo un solo secolo con l' unità di un Italia in cui regge e palazzi abbondavano la piccola Colorno, nella bassa afosa d' estate e nebbiosa d' inverno, perse attrattiva, i suoi arredi furono dispersi in altre residenze e la proprietà ceduta alla provincia di Parma che non seppe trovarle altro destino che quello di manicomio. Se questo ha marchiato il maniera forse irrimediabile il monastero domenicano, spettrale e fatiscente convitato di pietra attiguo alla reggia, le ha però in qualche modo consentito di sopravvivere come alloggio del personale del manicomio stesso. Oggi la reggia cerca un futuro che in parte ha trovato ospitando la scuola internazionale di cucina, in parte passa dal tentativo anche di riarredarla con arredi se non suoi originali almeno d' epoca, attualmente in corso. Molto è stato fatto e molto è ancora da fare, anche per i danni del terremoto del 2012. Da vedere, come da vedere la attigua chiesa di San Liborio, non aperta al culto e accessibile soltanto con la visita guidata, che il tempo ha preservato dai saccheggi e che mostra arredi liturgici originali, sovrapponendo alla irresistibile vocazione barocca dell' architettura religiosa post contro - riformistica un rigore neoclassico spesso di notevole eleganza.
P.S. Lascia perplessi che non si pensi a promuovere con un filmato informativo e coinvolgente. L' ho cercato su youtube e ho trovato solo una realizzazione molto volonterosa ma assai artigianale di un' appassionata. Oggi molti turisti, anche dall' estero, utilizzano questi canali. Non farsi trovare è un peccato mortale
Nella vostra visita di Parma e dintorni, aggiungete Colorno al vostro tour e non perdete l'opporturnità di visitare questo piccolo gioiello! All'interno non troverete l'arredamento originale, poichè la reggia ne ha passate tante, ma vi perderte nella bellezza di questo magico luogo. Complice una guida preparatissima e appassionata, e una visita privata aggiudicata per caso, abbiamo trascorso una piacevolissima ora alla scoperta della storia, dei personaggi e dei segreti della reggia di Colorno: un'esperienza consigliatissima. Perciò, visitate questo piccolo angolo di Versailles e godetevi questo viaggio nel tempo... non ve ne pentirete!