ORGANO SERASSI

Organo Serassi

L’organo di S. Liborio fu costruito fra 1792 e 1796 dai bergamaschi Andrea e Giuseppe Serassi, la maggiore ditta organara d’Italia a fine Settecento, su commissione del duca Ferdinando di Borbone: fu uno degli strumenti più completi e funzionali realizzati dai Serassi, che nel catalogo pubblicato nel 1816 da Giuseppe era orgogliosamente posizionato al primo posto in ordine di dignità. Di ampie dimensioni (2898 canne in 68 comandi), l’organo è diviso in tre corpi strumentali (Primo e Secondo Organo, e Organo in Eco), ed è collocato in cantoria, in cornu Evangelii, in un vano ricavato nella muratura, e presenta ventun canne di facciata (del Principale I), disposte a una cuspide, con labbro superiore a mitria (caratteristica della produzione serassiana). Affidato alle cure di un altro organaro molto attivo a Parma in quegli anni, Giovanni Cavalletti (nel 1833), lo strumento cadde in disuso dopo l’Unità d’Italia. Circa quarant’anni fa fu recuperato all’uso, affidandone il restauro alla ditta Tamburini di Crema; l’inaugurazione avvenne il 5 maggio 1985 con una serie di concerti che costituiscono il germe della rassegna “L’Organo ritrovato”. Grazie a questo intervento e per le peculiarità della propria struttura, l’organo di S.Liborio si presenta come uno dei più sontuosi ed efficienti dell’Italia settentrionale per la realizzazione indifferentemente del repertorio barocco e di quello ottocentesco, richiamando i migliori organisti europei, da Gustav Leonahrdt a Liuwe Tamminga, che di fatto negli ultimi quindici anni si sono esibiti almeno una volta, e con piacere, sullo strumento colornese. 

Tastiere: due, con tasti diatonici ricoperti in osso e i cromatici in ebano. La prima tastiera comanda il Primo e Terzo Organo la seconda comanda l’Organo in Eco.

Pedaliera: a leggio, con 17 leve (Do1 – Sol#2, con prima ottava “corta”), costantemente collegata alla tastiera superiore.

Registri: si inseriscono tramite manopole spostabili e fissabili ad incastro, disposte su due colonne per il Primo Organo, e da tiranti a pomello a incastro disposti su unica colonna per l’Organo in Eco, posizionati a destra; tiranti a incastro disposti in colonna per il Terzo Organo si trovano invece a sinistra della consolle. Divisione tra bassi e soprani ai tasti Si2-Do3.

Primo organo

Principale, Cornetto, Cornetto I e II, Fagotto bassi, Tromba Bassi, Principale di 16′ Soprani, Arpone Bassi, Oboe Soprani, Clarone Bassi, Corno Inglese Soprani, Corni da Caccia Soprani, Flutta Soprani, Flauto in VIII Bassi, Flauto in Vlll Soprani, Flauto in XII, Voce Umana, Tromboni ai Pedali, Trombe ai Pedali, Trombe in XII ai Pedali, Campanelli, Principale I bassi, Principale I soprani, Principale, Bassi, Principale, Soprani, Ottava Bassi, Ottava Soprani, Duodecima, Quintadecima, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta, Due di Ripieno I (XXIX-XXXIII), Due di Ripieno II (XXIX-XXXIII), Due di Ripieno III (XXXVI-XL), Due di Ripieno IV (XXXVI-XL), Sesquialtera (XXVI – XXXI ), Contrabbassi, Ottave e Duodecime, Timballi in C.G.D.A., Principale, Bassi         

Organo in Eco

Principale Bassi, Principale Soprani, Ottava Bassi, Ottava Soprani, Quintadecima, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta e Vigesimanona, Sesquialtera (XXIV), Cornetto Soprani in XII-XV-XVII, Viola Bassi, Violetta Bassi, Violetta Soprani, Flutta Soprani, Flauto in VIII Soprani, Fagotto Bassi, Tromboncini Soprani, Violoncello Bassi, Violoncello Soprani, Voce Umana  

Terzo organo

Trombe da Caccia, Clarino, Cornamusa, Trombe, Cornetto in VII-XII-XV-XVII, Principale, Tamburetto in Alamire                     

Accessori: Unione delle tastiere ottenuta spingendo verso l’interno la tastiera superiore, Pedalone a destra: (preparabile al Primo Organo); Pedali posti di seguito alla Pedaliera; Ripieno di Ance al Pedale; Unione Terzo Organo; Rollante (Fa#-, Sol-l, Sib- e Do, di legno su somiere proprio)

Manticeria: otto mantici cuneiformi.

Pressione in colonna: mm. 42 al I Organo e nell’Organo in Eco; mm. 53 al III Organo e mm. 50 al Pedale.

Corista: sib3 = 454Hz a 12°C. Temperamento del “tono medio” rigoroso.